Il mio viaggio in Malesia

Aprile-Maggio 2024 – Malesia


Il mio viaggio in Malesia tra aprile e maggio 2024 è stato un’avventura ricca di emozioni, scoperte e piccoli imprevisti che hanno reso ogni giorno unico.

Tramite il vettore Turkish Airlines ho raggiunto la capitale Kuala Lumpur con uno scalo ad Istanbul dove ho incontrato e conosciuto i primi due compagni di viaggio. Una volta ritirati i bagagli abbiamo prenotato un Grab per raggiungere il centro città, ad 1h abbondante dall’aeroporto. Arriviamo in prossimità dell’orario di cena dove raggiungiamo e conosciamo il resto del gruppo.

Giorno 1 – Selamat datang!

Il primo giorno in Malesia inizia con una partenza alle 8:00 per Kuala Tahan, dopo un viaggio di cinque ore sul mini-van arriviamo ​​nei pressi del villaggio di Kampung Tekah e facciamo il check-in in hotel. Nel pomeriggio, un giro in barca lungo il fiume Tembeling mi porta al villaggio locale nel parco Taman Negara. La guida del villaggio condivide con noi le origini e la vita locale, mostrandoci anche come costruire e usare una cerbottana e accendere un fuoco.

La serata sarebbe stata interamente dedicata per il safari notturno nella foresta ma purtroppo è stato interrotto da un incidente: mentre esploravamo la foresta una delle nostre compagne di viaggio è stata morsa da una scolopendra, da qui la corsa in una clinica per ricevere un’adeguata cura (fortunatamente tutto risolto nel giro di qualche giorno).

La serata è poi trascorsa piacevolmente chiacchierando e bevendo qualche birra dal minimarket locale per poi terminare con una partita al gioco di carte Uno.

PS: selamat datang in lingua malese significa benvenuto 😊

Giorno 2 – Parco nazionale di Kuala Tahan

Il secondo giorno inizia con una colazione alle 8:00, seguita da un emozionante trekking sul Canopy Walkway nel parco nazionale di Kuala Tahan. Con temperature di 31 gradi e umidità al 70%, abbiamo sentito davvero gli effetti del caldo torrido che però sono stati ripagati dalla vista di un Dragone della foresta e diversi paesaggi verdeggianti.

Dopo aver attraversato una serie di ponti sospesi tra gli alberi, siamo usciti dal parco e, dopo una doccia rigenerante, abbiamo iniziato un transfer di circa tre ore per raggiungere Cameron Highlands (prendono il nome da William Cameron, il topografo che nel 1885 rilevò la zona).

Durante il tragitto, per passare il tempo e rompere il ghiaccio con i miei compagni di viaggio, ho proposto alcuni indovinelli che ci hanno intrattenuto e fatto divertire fino a destinazione.

Arrivati ​​in città, abbiamo cercato una lavanderia e la sera abbiamo cenato in un chiosco che offriva una formula di carne grigliata preparata da noi stessi (sul tavolo erano disposte alcune piastre di ghisa riscaldate).

La serata è proseguita presso l’ostello Jungle, dove abbiamo goduto di qualche drink insieme.

Giorno 3 – Tè, foresta e cultura

La terza giornata è iniziata con una visita alla piantagione di tè Boh Tea Centre e alla foresta di muschio adiacente denominata appunto “Mossy forest“, una guida locale ci ha raccontato interessanti aneddoti sul Tè e sulla flora e la fauna locali.

Entrambi gli scenari mi hanno colpito per il loro impatto visivo, da buon amante della paesaggistica non ho perso tempo ad immortalare alcuni scatti 😊

Facciamo poi una breve sosta in un’azienda locale di fragole, immaginavo già una qualche fragola particolare ma scopriamo che le piante sono di provenienza olandese e non locali, un flop totale.

Dopo un pranzo consumato in un ristorante cinese (buonissimo il maiale in agrodolce), abbiamo proseguito il giro e visitato il tempio buddista di Sam Poh per poi terminare il primo pomeriggio con una passeggiata per la piantagione di tè di Cameron Valley Tea.

Nel tardo pomeriggio invece ci siamo concessi un po’ di meritato relax per poi sorseggiare una birretta pre-cena con alcuni ragazzi. Per la cena abbiamo provato la cucina da Boss Taste con il Nasi Kandar (popolare piatto malese settentrionale) che è stato particolarmente gustoso.

Il dopocena si conclude con risate a crepapelle con il gioco da disegno Gartic Phone accompagnato da qualche drink in un locale vicino.

Giorno 4 – Alba, Ipoh e isola di Penang

Stamattina sveglia alle 5:00 per ammirare l’alba dal punto panoramico “Sunrise Mossy Forest”, la foto parla da sola 🤩

Successivamente, abbiamo proseguito il nostro transfer verso Ipoh, dove visitiamo il tempio buddista di Perak Tong, il mercato di Concubine Lane e il tempio di Kek Lok Tong.

Doveroso segnalare la sosta pranzo al Two Six Restaurant (nei pressi di Concubine lane), una bettola in pieno stile cino-malese (più Cino che Malese 😂) ma con una zuppa di pollo e noodles strepitosa!

Dopo queste visite culturali e culinarie il transfer prosegue in direzione del Bora Bora @ Ferringhi (sull’isola di Penang) per un aperitivo in spiaggia, seguito poi da una deliziosa cena a base di hamburger (difficile da trovare in un paese prettamente musulmano) e uno spettacolo di fuoco.

Dopo la cena, ci siamo diretti al nostro alloggio nel quartiere di Kampung Jawa Lama, dove, nonostante la stanchezza, alcuni di noi hanno deciso di uscire e… ritrovarsi in una festa cinese con tanto di gente che ci ha offerto da bere in segno di simpatia ed ospitalità 😂

Giorno 5 – George town

La mattina del quinto giorno in Malesia mi sveglio con un blocco intestinale, probabilmente a causa del mix tra caldo intenso all’esterno e aria condizionata all’interno dei locali. Per fortuna una compagna di viaggio mi salva con un Buscopan che nel giro di qualche ora risolve il malessere.

La colazione in una pasticceria cinese è una scoperta, assaggio il Polo Bun, simile alla nostra brioche siciliana ma leggermente più croccante. Dopo colazione James, la nostra guida locale per la giornata, ci racconta la storia di Georgetown e ci accompagna in giro per la città.

George Town è la capitale dello Stato di Penang così chiamata in onore del re Giorgio III, sovrano di Gran Bretagna e d’Irlanda quando l’isola di Penang fu ceduta ai britannici dal sultano di Kedah nel 1786.

Siamo saliti sul Penang Hill per una passeggiata per poi spostarci nuovamente in città e visitare il tempio Kek Lok Si e la statua di Guanyin, successivamente pranzato al ristorante indiano Restaurant Daun Pisang e dopo ammirato le opere d’arte di strada a Penang.

La giornata è proseguita con una visita alla casa Pinang Peranakan Mansion per poi concludere nel tardo pomeriggio con una passeggiata nel Chew Jetty, uno storico quartiere cinese interamente costruito su palafitte (nulla di speciale, solo cianfrusaglie in un ambiente maleodorante).

Per cena abbiamo optato per una pizza al ristorante The Loft, godendoci il proseguimento di serata con alcune birre al vicino locale Micke’s Place.

Giorno 6 – Isole Perhentian

Il sesto giorno è iniziato molto presto, svegliandoci alle 4:30 per un transfer verso Kuala Besut. Da qui, abbiamo preso una barca per raggiungere le isole Perhentian.

Dopo il check-in all’hotel Tuna Resort, alcuni di noi avevano una prenotazione per un’immersione subacquea sull’isola minore (Lesser Perhentian island) e alcuni dei miei compagni hanno fatto l’esperienza del “battesimo del mare”, lasciandoli entusiasti di questa nuova avventura.

Dopo un’emozionante giornata di immersioni, ci siamo rilassati sulla spiaggia con una birra e abbiamo cenato al ristorante dell’hotel. Siamo andati a letto presto, stanchi dalla giornata piena di attività subacquee.

Giorno 7 – Snorkeling a Redang island

La settima giornata inizia con colazione alle 7:30 e successivamente partenza per un tour in barca intorno l’isola di Redang a circa 45 minuti di navigazione dalle Isole Perenthian.

Redang è una delle isole più grandi della costa della Malesia Peninsulare, nonché una delle più belle del mondo. L’isola è un luogo che lascia senza fiato con acque incredibili.

Durante il tour, abbiamo avuto l’opportunità di fare snorkeling con delle tartarughe e ammirare il corallo verde. Dopo un pranzo veloce abbiamo fatto uno stop su una lingua di sabbia deserta (proprio davanti a Long Beach) molto simile a Alimathà Finolhu alle Maldive.

Infine ho provato una delle espeienze più belle mai avute fino ad oggi nuotando con dei “piccoli” squali pinna nera del reef.

Giorno 8 – Giornata di imprevisti

L’ottavo giorno è stato caratterizzato da una serie di sfortunati eventi.

Il primo piccolo inconveniente: durante l’escursione in barca nel villaggio dei pescatori, il motore si è rotto improvvisamente ma fortunatamente nella costa opposta al nostro resort. Dopo una serie di telefonate siamo riusciti a tornare al resort a bordo di una barca più piccola.

Abbiamo pranzato (delizioso il riso fritto) e nel primo pomeriggio intorno le 14:30, abbiamo preso una barca per tornare sulla terraferma. Successivamente abbiamo iniziato il transfer terrestre in direzione aeroporto per volare verso Kuala Lumpur.

Il secondo inconveniente: al nostro arrivo presso l’alloggio a Kuala Lumpur, scopriamo che l’host delle camere ci aveva truffati (pare che gli appartamenti non esistessero o fossero già occupati, questo non si è capito). Non ci siamo persi d’animo e ci siamo impegnati nella ricerca di un nuovo alloggio, contattando in contemporanea l’assistenza di Booking per spiegare e risolvere la problematica.

I nuovi appartamenti prenotati al The Face Suite Platinum, erano davvero belli e offrivano una vista panoramica sulla città. Forse tutto sommato nella sfiga abbiamo avuto anche un po’ di fortuna 😜

Finalmente a mezzanotte inoltrata usciamo per cenare raggiungendo la vivace zona di Changkat Bukit Bintang. Dopocena i più temerari del gruppo si sono allungati per proseguire la serata in una discoteca (scopriamo solo dopo l’ingresso essere una discoteca indiana 😂), imparando alcuni balli “tipici” e ridendo fino a tarda notte.

Giorno 9 – Kuala Lumpur

Il penultimo giorno in Malesia è iniziato con una sveglia alle 7:30 nonostante i postumi della precedente serata. Raggiungiamo Batu Caves e nell’attesa del resto del gruppo faccio colazione provando il delizioso Panipuri (un tipo di merenda originaria dell’India).

Una volta recuperate le energie è il momento di percorrere una scalinata di ben 272 gradini cercando di non farsi sorprendere dalle scimmie che potrebbero spuntare da ogni angolo.

Il sito di Batu Caves rappresenta uno dei più popolari santuari indù al di fuori dell’India ed è dedicato a Lord Murugan, ovvero il dio indù della guerra, rappresentato all’ingresso da un enorme statua alta circa 42 metri.

Successivamente, ci siamo diretti verso il Wet Market a Chinatown passando per le zone di Pusat Bandaraya, per poi terminare con un giretto nella famosa Petaling Street (Jalan Petaling) prima di pranzare al delizioso “Da Bao Restobar” (suggerisco di provare il bao con il maiale).

Dopo pranzo trascorriamo del tempo di relax in hotel e nel tardo pomeriggio, siamo usciti per una visita all’Old Town prima di terminare la serata sulle Petronas Towers per ammirare la vista panoramica della città.

Abbiamo concluso la serata cenando tutti insieme per poi spostarci nel rooftop del nostro hotel per l’ultimo cocktail, salutando la nostra avventura.

Giorno 10 – Last day

L’ultimo giorno, io ed alcuni compagni ci siamo svegliati alle 3:30 del mattino per raggiungere, tramite un Grab, l’aeroporto di Kuala Lumpur.

Sono rientrato in Italia alle 18:30 circa del 6 maggio, portando con me i ricordi indelebili di un viaggio sorprendente, pieno di imprevisti fino all’ultimo e sopratutto sotto l’aspetto di connessione tra il gruppo che goliardicamente è stato battezzato da me e Davide R. “I cani della Malesia” (citazione forse a pochissimi conosciuta).

Grazie di tutto “Cani della Malesia” ❣️

Conclusioni

La Malesia mi ha accolto a braccia aperte generando un mix di emozioni: ho riso, ho condiviso momenti di tensione e ho stretto amicizie che sarebbe bello potessero durare nel tempo.

La Malesia non è stata solo una destinazione, so che una parte di me rimarrà sempre lì, tra le onde che accarezzano le isole Perhentian e l’eco delle preghiere nei templi visitati per il paese.

Terima kasih Malesia 🙏🏼

Malaysia tips

  • Non cambiare i contanti in aeroporto a Kuala Lumpur, il tasso di cambio non è vantaggioso
  • Diversi posti accettano pagamento POS ma molti storcono il naso
  • Anche sulle isole Perhentian la maggior parte delle strutture ha il pagamento elettronico
  • Munirsi di anti zanzare Jungle sopratutto per le zone remote
  • Munirsi di crema solare con almeno protezione 30
  • Puoi fare la sim locale direttamente in aeroporto (10€ circa 30GB)
  • Se preferisci una eSim puoi utilizzare il pacchetto “World Explorer” di Global YO utilizza questo link per avere uno sconto https://globalyo.app/2pHSMDuA9Hb)
  • Bere esclusivamente acqua confezionata
  • Evita di visitare l’azienda di fragole a Cameron Highlands
  • Evita di visitare il Chew Jetty a George Town
  • Evita di salire sulle Petronas Tower o perlomeno inutile salirci dopo il tramonto
  • Fare attenzione ai vari scam per gli appartamenti/hotel
  • Diversi proprietari/gestori di appartamenti potrebbero chiedervi di annullare la prenotazione su Booking (o simili) per “pagare di meno”, ricordatevi che facendolo non avrete alcun supporto